Il ragionamento può sembrare complesso, ma alla fine avrebbe sicuramente senso.
Il mercato delle moto "semplici", monocilindriche di cilindrata attorno al mezzo litro, di aspetto tradizionale ed economicamente ...affrontabili, sembra essere uno dei più redditizi , ROYAL ENFIELD, HONDA, TRIUMPH (e presto anche altri costruttori ) si giocano la partita con mezzi appositamente studiati per avere le caratteristiche suddette.
Ora, in Italia c'è un Marchio che a suo tempo fece affari d'oro proprio con mezzi che seppur tecnicamente differenti, vantavano come ragion d'essere proprio la semplicità e la robustezza unite all'economicità di acquisto e manutenzione......CAGIVA!
Non conosciamo le dispute societarie che si celano dietro il letargo del Marchio, ma comunque sia, lasciare perdere opportunità come quelle attuali sembra decisamente un peccato.
Che sia obbligatoria una joint venture con qualche Gruppo Cinese è fin troppo evidente e comunque in ogni caso, questi accordi sono già in essere per altri prodotti, per cui estenderli per far rinascere un brand con moto "basiche",...perché no?
In definitiva , tramite un accordo con il gruppo QJ, proprietario di BENELLI e già partner di altre Case Internazionali, potrebbe nascere in tempi brevi una nuova motocicletta CAGIVA che sfrutterebbe il propulsore monocilindrico della Imperiale 400 per dar vita ad Standard Bike che non avrebbe nulla da invidiare ai modelli proposti da ROYAL ENFIELD e dagli altri.
La SST 400 inoltre sarebbe dimensionalmente meglio strutturata delle avversarie Made in India, con un look classico molto...CAGIVA,.. ma senza false reminiscenze vintage, una moto di sostanza, parca nei consumi ,robustissima, comoda e...senza tempo.
Il ritorno di CAGIVA?
OBIBOI.